I peperoni cruschi non vanno confusi con i tradizionali peperoni, per quanto abbiano un sapore dolce e, per quanto si tratti di un frutto piuttosto raro, hanno origini che risalgono al XVI secolo e sono arrivati in Lucania grazie agli spagnoli.
Già il nome specifica una caratteristica che è propria di questo prodotto, in quanto crusco significa croccante. Si tratta di una varietà che è coltivata solo in alcune zone dell’Italia: in Basilicata, Abruzzo, Calabria e Puglia.
La lavorazione dei peperoni cruschi viene fatta interamente a mano
Preparare questo tipo di peperoni è piuttosto semplice. Tutto avviene manualmente, dalla raccolta alla realizzazione delle famose ‘nserte’. Ma andiamo per gradi… Prima di tutto devono essere raccolti e adagiati su teli, solo a seguire vengono uniti uno all’altro per mezzo di ago e filo a creare delle collane che si chiamano, appunto, nserte. Queste collane devono essere, poi, appese in locali areati o balconi, purchè non siano esposti alla luce diretta, per lasciare che si secchino. La scelta del posto nel quale riporre i peperoni cruschi è fondamentale per evitare che si sviluppino muffe.
Dopo il processo di essicazione c’è la conservazione: ecco come fare
Terminato il processo di essiccazione i peperoni possono essere riposti in buste, meglio ancora se in barattoli di vetro o scatole di latta, per evitare che siano esposti all’aria che potrebbe comunque favorire lo sviluppo di muffe. Un metodo di conservazione che garantisce la presenza di questo prodotto in cucina per lungo tempo, così da averli a disposizione in qualsiasi momento per realizzare succulente pietanze. E sono, in particolare, due i metodi nei quali vengono preparate queste varietà di peperoni: fritti o polverizzati.
Possono essere polverizzati e aggiunti a diverse pietanze
Molti sono, infatti, soliti polverizzarli e utilizzarli in varie pietanze: pasta, pizza, salumi, focacce, ma sono assai più noti per essere fritti dopo essere stati essiccati. In quest’ultimo caso non vanno assolutamente lavati, ma è sufficiente pulirli dalla polvere con un panno asciutto, eliminare il piccolo e immergerli nell’olio bollente. Nel giro di pochissimi minuti i peperoni si saranno gonfiati e avranno assunto quella consistenza croccante che li rende unici e gustosi.
Sono ottimi per dare risalto ad alcuni piatti
Ma i peperoni cruschi vengono utilizzati per la realizzazione di una grande quantità di pietanze. Il loro sapore e la loro consistenza sono tali da regalare colore e un gusto esclusivo ai piatti nei quali vengono aggiunti. Grazie alla dolcezza e all’inconfondibile consistenza risultano un ingrediente ottimo per la preparazione di paste al sugo, insalate, zuppe di legumi, baccalà e anche patate lesse.