In cucina, a parte gli ingredienti più noti, ne esistono alcuni meno conosciuti e, forse, anche meno utilizzati che impreziosiscono le pietanze con il loro aroma esclusivo. Tra le altre ci sono anche le radici amare che per le loro caratteristiche riescono a conferire ad alcuni cibi un sapore più deciso e anche singolare.
Si tratta di piante e tra queste ci sono; la genziana, il tarassaco e la cicoria. Prima ancora che essere utilizzate in cucina come condimenti e per conferire un gusto singolare ad amari e tisane, le radici amare sono state usate per pratiche culturali e spirituali e, ancora oggi, trovano impiego nella medicina tradizione.
La funzione delle radici amare è preziosa per l’organismo
In realtà le radici amare hanno una funzione preziosa, in quanto i composti amari che le contraddistinguono hanno la capacità di stimolare la produzione di succhi gastrici, rivelandosi, pertanto, preziose per la digestione: Alcune, in particolare, hanno anche la funzione di detossificare l’organismo, come succede con la genziana che aiuta il fegato. Ma non finisce qui, perché hanno anche proprietà anti-infiammatorie e garantiscono l’equilibrio del sistema immunitario.
Ogni radice amara viene utilizzata diversamente
Ciascuna, genziana, tarassaco e cicoria, ha un sapore proprio diverso uno dall’altro. La prima ha un sapore amaro con un retrogusto terroso; il tarassaco ha una nota di amaro leggermente più delicata e, anche, un sentore di nocciola; la radice di cicoria è caratterizzata da un gusto amaro più intenso.
Come usare in cucina genziana, tarassaco e radice di cicoria
Queste radici, proprio per il loro gusto, hanno un utilizzo differente in cucina. Il sapore della genziana la rende ottima per la realizzazione di amari, quello del tarassaco per tisane, mentre la cicoria è più adatta a un uso nella cottura delle pietanze. Ciascuna radice deve essere bollita per riuscire a estrapolare le caratteristiche di cui è naturalmente dotata; anche se ci sono culture culinarie che ne prevedono l’uso in cucina come condimento. Possono essere tritate, affettate finemente o anche essiccate e macinate per ottenere polveri aromatiche.
Gli abbinamenti adatti
Ci sono, poi, alcuni abbinamenti che esaltano l’uso di queste radici amare. La genziana trova il suo perfetto equilibrio con erbe aromatiche e agrumi; il tarassaco con formaggi cremosi, noci e agrumi; la cicoria con pancetta, formaggi stagionati e aceti balsamici.
Per conservare queste radici è opportuno inserirle in sacchetti perforati o comunque traspiranti e chiuderle in luoghi bui, meglio se in frigorifero. Si può anche congelarle già grattugiate o tagliate per averle pronte all’uso.