Storia degli scagliozzi, i saporiti triangoli di polenta fritta

Avete mai mangiato gli scagliozzi? Detti anche scagliuzielli o scoppette, sono dei dorati e gustosi triangoli di polenta fritta. Possono essere cucinati a casa oppure mangiati in versione street food nel celebre cuoppo di terra che comprende anche altre fritturine quali panzarotti, zeppoline, arancini e mozzarelline fritte. Ma qual è la vera storia degli scagliozzi? Chi li ha inventati e perché si chiamano così? Scopriamolo insieme.

Cosa sono gli scagliozzi o scagliuzielli?

Gli scagliozzi sono una sfizioseria tipica della cucina napoletana e pugliese. Si tratta di mitici e inconfondibili triangolini dorati fatti di polenta fritta nell’olio bollente. Talvolta hanno anche la forma di rettangoli. Semplici ma super gustosi, vengono mangiati nel cuoppo di terra insieme alle altre fritturine tipiche partenopee come arancini (detti palle di riso), mozzarelline fritte, crocchè, zeppoline e frittatine di pasta.

Scagliozzi-storia
Scagliozzi storia- foodaddiction.it

Se pensavate che gli scagliuzielli fossero una pietanza del Nord Italia sulla base che la polenta è un piatto settentrionale, dobbiamo deludervi. Gli scagliozzi sono una bontà tipica del Meridione d’Italia. La città di Foggia ancora oggi si vanta di essere la terra natale di questa ricetta che in verità è diffusa in tutta la Puglia, ma anche in Campania e in Sicilia.

Mentre a Foggia e nelle altre città pugliesi ci sono interi locali dedicati esclusivamente a questo street food, a Napoli invece vengono venduti solo nelle cuopperie o nelle friggitorie. Ancora oggi gli scagliuzielli vengono fatti con farina di mais, come vuole la tradizione foggiana.

Perché questo street food foggiano viene chiamato così?

La parola scagliozzo deriva dal termine scaglia e non è un caso. La scaglia è per sua definizione un pezzo tagliato in modo grossolano e irregolare. La polenta, dopo essere stata cucinata, viene messa a seccare in modo tale da perdere tutta la sua umidità. Dopodiché viene fritta in olio bollente e tagliata in pezzi/scaglie aventi la forma di triangoli e rettangoli imprecisi e irregolari.

Secondo alcuni studiosi, invece, il nome di questo street food deriverebbe dal termine scagliozza che significa moneta con chiaro riferimento al colore dei mitici triangoli dorati di polenta fritti.

Come si cucinano gli scagliozzi?

La ricetta degli scagliuzielli è davvero semplicissima da realizzare. Come ingredienti dovete procurarvi, oltre alla polenta istantanea o taragna, anche il pecorino romano, il sale grosso, l’olio di girasole o di arachidi, l’acqua e il pepe nero. Il primo step è la cottura nella polenta in una pentola colma d’acqua con sale grosso e pecorino romano.

Polenta
Polenta- foodaddiction.it

Una volta preparata, la polenta va messa in un contenitore di forma rettangolare a riposare. Bisogna ricordarsi di darle uno spessore di 2 cm. Trascorso il periodo di riposo di 2 ore, viene tagliata a triangoli e fritta nell’olio bollente per pochi minuti.

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