Avete mai assaggiato i panigacci? Si tratta di un antichissimo e gustoso cibo di strada tipico della Lunigiana, una zona compresa tra Liguria e Toscana. Anche se ricordano vagamente le piadine o le crespelle, si differenziano da queste sia per il metodo di cottura che per gli ingredienti utilizzati. Ma qual è la vera storia di questo street food della Lunigiana? Scopriamo insieme come sono nati i panigacci e come vengono fatti.
La storia dei panigacci
I panigacci altro non sono che dei semplici dischi di pasta fatti con farina, sale e acqua. Sono un piatto tipico della città di Podenzana in Lunigiana. Questo semplice ma gustoso cibo di strada dell’Italia Settentrionale non è affatto un’invenzione moderna, ma ha origini antichissime. Secondo gli storici, ci sono testimonianze che ne attestano l’esistenza già in epoca romana.
La ricetta di questo street food non è mai cambiata nel corso dei secoli, anzi è rimasta sempre la stessa ed è stata tramandata con orgoglio di generazione in generazione. In epoca medievale era proprio questo cibo di strada a sfamare i pellegrini lunga la via Francigena quando facevano tappa a Massa Carrara.
Durante il Secondo Conflitto Mondiale gli abitanti della città di Podenzana modificarono la ricetta, adattandosi alle difficili condizioni di vita del tempo e alle difficoltà di reperire la farina. Quindi utilizzavano la farina di castagne per fare i panigacci (ricordiamo che le castagne erano il cibo dei poveri).
Per quanto riguarda l’origine del nome di questo street food della Lunigiana sembra derivi dal termine panicum italicum, una parola latina nata dal mix di due termini panis (pane) e gacio (vicino). Il nome farebbe riferimento quindi al metodo di cottura poiché i dischi di pane sono sovrapposti e messi su piastre di terracotta chiamate testi.
Differenze tra panigacci e testaroli
I panigacci si presentano come dischi di pane di 3 mm di spessore e di 15 cm di diametro. La superficie si presenta bella dorata grazie al metodo di cottura utilizzato. Sono gustati caldi e fumanti e conditi con olio e sale, ma anche farciti con vari salumi e formaggi. In base alla durata della cottura, questi dischi possono essere più o meno morbidi o croccanti.
I testaroli, invece, si presentano con una forma a rombo e non circolare e sono anche più sottili. Anche il metodo di cottura è diverso, perché sono cucinati in acqua. L’unica caratteristica che hanno in comune panigacci e testaroli è che entrambi sono cibi tipici della Lunigiana, anche se i testaroli sono originari della città di Pontremoli, mentre i panigacci sono stati inventati a Podenzana.
Non vi resta che provarli o meglio mangiarli passeggiando per le strade cittadine.