Spaghetti alle vongole fujute, il piatto preferito di De Filippo

Avete mai sentito parlare degli “spaghetti alle vongole fujute”? Secondo la credenza popolare, questo primo piatto sarebbe nato dal genio creativo del mitico Eduardo De Filippo. Se siete curiosi di scoprire la storia di questo piatto e perché si chiama così, non vi resta che continuare la lettura di questo interessante articolo. 

Perché si chiamano spaghetti alle vongole fujute?

Secondo la leggenda, questo primo piatto partenopeo fu inventato una sera dal grande Eduardo De Filippo di ritorno dal teatro. Stanco e affamato dopo una lunga giornata di lavoro, il celebre attore e sceneggiatore aveva una disperata voglia di spaghetti alle vongole veraci.

Spaghetti alle vongole fujute- foodaddiction.itConsapevole che a quell’ora di notte nessuna pescheria era aperta e nessun pescivendolo gli avrebbe mai procurato le vongole, Eduardo decise di cucinare le vongole fujute ossia scappate. Si tratta di spaghetti che hanno la peculiarità di non avere nulla di mare e di non avere le vongole. Ecco perché si dice vongole fujute perché le vongole non ci sono o meglio nella fantasia dello scrittore sono “fuggite via” e sono rimasti tutti gli altri ingredienti: aglio, olio, peperoncino e pasta. La ricetta è semplicissima da preparare, ma davvero deliziosa. Se volete farla, tutti gli ingredienti utilizzati li trovate già nella vostra dispensa.

Gli spaghetti alle vongole fujute quindi sono una sfiziosa e gustosa ricetta di recupero nata dalla mente ingegnosa di Eduardo De Filippo e dalla sua voglia di vongole. Usando i pochi ingredienti che aveva a disposizione in casa e in dispensa, l’attore inventò questa ricetta che ancora oggi viene cucinata dalle casalinghe napoletane anche se non viene più chiamata così.

Storia delle vongole fujute

L’aneddoto che vede protagonista il mitico Eduardo De Filippo risale al 1947. Prima di quella data non ci sono prove di alcun tipo dell’esistenza di questa ricetta. La cosa interessante però è che non ci sono neppure prove e testimonianze che attribuiscono la paternità della ricetta a Eduardo.

Secondo alcuni storici, la ricetta sarebbe stata inventata dalla sorella Titina De Filippo una sera per sfamare il fratello tornato da lavoro con una grande voglia di mangiare le vongole fresche. L’unica cosa certa è che questa ricetta napoletana si diffuse a partire dal secondo dopoguerra quando a Napoli regnava la miseria e non c’erano soldi per comprare le vongole. Dunque non tanto per moda ma per necessità fu inventata la ricetta degli spaghetti alle vongole fujute.

Oggi questa antica ricetta non esiste più se non nella memoria delle nostre nonne. Nessuno rinuncia ad un bel piatto di spaghetti con le vongole e non c’è più quella situazione di miseria che c’era nel dopoguerra, anche se molti piatti della cucina povera partenopea sono ancora cucinati e diffusi.