Cosa ha di tanto speciale la carne Kobe? Perché è considerata la più pregiata di tutte? Scopriamo insieme la storia e le caratteristiche della carne più costosa del mondo.
Caratteristiche della Kobe
La carne giapponese chiamata Kobe è un autentico piacere per le papille gustative. Sono tanti i critici gastronomici, ma anche gli assaggiatori, che la definiscono “orgasmica“. Il suo sapore non è paragonabile a quello di nessun’altra carne perché è davvero unico e indescrivibile. Già dal primo morso conquista il palato perché letteralmente si scioglie in bocca. Senza dubbio mangiare questa specialità giapponese è una di quelle esperienze da provare almeno una volta nella propria vita, anche se può rivelarsi “amara” perché fa piangere le tasche. Tenerezza, marezzatura e gusto non hanno eguali.
La carne Kobe è un marchio registrato (神戸肉流通推進協議会 Kōbeniku Ryūtsū Suishin Kyōgika). Per diventare tale la carne deve rispondere a 6 caratteristiche essenziali:
- l’animale deve essere bue, manzo o scottona;
- la macellazione deve essere fatta necessariamente a Kobe, Nishinomiya, Sanda, Kakogawa o Himeji;
- il peso lordo dell’animale non deve superare 470 kg;
- l’animale deve essere di razza bovina Tajima ed essere nato nella prefettura di Hyōgo;
- la marezzatura deve essere almeno di 6°livello o superiore;
- l’allevatore deve far parte della Federazione.
Questo disciplinare è sicuramente il più rigido esistente al mondo. La carne viene anche giudicata per il suo colore, per la sua consistenza e per la presenza di grasso. Viene richiesta anche la genealogia del bovino.
Il risultato è una carne perfetta, dolce e scioglievole al palato, burrosa, tenerissima oltre ogni limite di immaginazione. Persino da freddo resta super morbida. Consigliamo di gustarla al sangue. Secondo la leggenda, la carne di Kobe è così morbida perché le vacche sono massaggiate mentre ascoltano musica classica.
Una curiosità: con il termine Wagyū (letteralmente “mucca giapponese”) si fa riferimento a 6 tipi di razze di manzo autoctone giapponesi. Solo il Wagyū dell’area di Kobe è definito Kobe, non tutto il Wagyū è Kobe.
Storia della carne più famosa del mondo
Inizialmente i bovini non erano considerati “cibo”, ma soltanto bestie da soma e animali da lavoro. Furono portati in Giappone nel 200 d.C. ma solo a partire dall’Alto Medioevo furono impiegati come carne da mangiare. La qualità della carne era scadente a quei tempi. C’è da ricordare poi che fino al 1868 mangiare carne di manzo era illegale in Giappone. Solo ai samurai e ai soldati era consentito mangiarla. In epoca antica, infatti, mangiare carne di manzo era ritenuto un autentico sacrilegio nei confronti degli antenati.Solo dal 2012 è possibile mangiare la carne Kobe al di fuori dei confini del Giappone (e quindi anche in Italia) perché prima era vietato esportarla.