Avete mai sentito parlare della leggenda dei semi di cachi? Esistono tante storie e tanti modi più o meno fantasiosi che i contadini usavano per predire le condizioni meteorologiche. Uno di questi metodi, secondo la credenza popolare, è usare i semi dei famosi e succosi frutti autunnali per prevedere il futuro meteorologico. Un po’ come si fa con i fondi del caffè o con le carte, anche i semi dei cachi parlano del futuro e svelano cose interessanti (solo se siete capaci di leggerli ovviamente). Se siete curiosi di saperne di più su questa curiosa leggenda, non vi resta che continuare la lettura.
Prevedere il futuro usando i cachi
Un tempo non esistevano le previsioni meteorologiche. Oggi ci sembra scontato: basta accendere la tv o consultare il web per sapere che tempo farà domani e nei prossimi giorni. Certo le previsioni odierne arrivano massimo a 15 giorni e non oltre, ma sono abbastanza affidabili. Addirittura ora per ora è possibile sapere se il cielo sarà coperto, nuvoloso e se pioverà, ma anche le temperature e il grado di umidità.
In passato tutte queste informazioni sul meteo non c’erano o meglio i contadini, con la loro secolare saggezza tramandata di generazione in generazione, aveva diversi metodi per predire il tempo e le stagioni. Uno di questi metodi ancestrali consisteva nel leggere i semi dei cachi per conoscere le previsioni dell’inverno. Con ampio anticipo era possibile prevedere se sarebbe stato un inverno rigido, mite, piovoso o nevoso, perché anche in una stessa zona e regione le stagioni non erano mai uguali all’anno precedente. Lo scopo era salvaguardare i campi e i raccolti.
Come si leggono i semi dei cachi
Il segreto era prendere il frutto, tagliarlo a metà e togliere i semi dividendoli dalla polpa. I semi andavano poi lavati e asciugati e tagliati nel senso della lunghezza. Il germoglio nel seme assumevano diverse forme: forchetta, coltello o cucchiaio.
Una volta aperto a metà il seme, si doveva osservare il germoglio. Se quest’ultimo aveva la forma di una forchetta si prevedeva un inverno con pochissima neve (o senza neve), temperature miti e clima non rigido.
Se il germoglio aveva la forma di un coltello, era previsto un inverno rigido ma secco con temperature sotto lo zero e giorni di freddo glaciale e tagliente. Infine se il germoglio assumeva la forma di un cucchiaio si sarebbe avuto un inverno particolarmente nevoso con nevicate abbondanti.
Oggi ci risulta difficile credere a queste leggende contadine sulle previsioni meteo, ma comunque risulta interessante conoscere le tradizioni e tramandarle alle nuove generazioni. Il patrimonio dei nostri avi e nonni va preservato.
E voi quali altre antiche leggende per predire il meteo conoscete?