Come fare il castagnaccio perfetto: i segreti della nonna

Il castagnaccio è il re dei dolci autunnali. Questo dolce povero della tradizione toscana è fatto con ingredienti semplici e non contiene il burro né le uova. Quali sono i trucchetti per prepararlo alla perfezione? Scopriamoli insieme.

Storia del castagnaccio

Il castagnaccio è un dolce autunnale tipico toscano fatto con farina di castagne, olio, acqua, uvetti, pinoli e rosmarino. Secondo la tradizione, fu inventato da un lucchese nel 1554 chiamato Pilade da Lucca.

Come fare il castagnaccio
Come fare il castagnaccio- foodaddiction.it

Questo dolce contadino nel corso dei secoli si è diffuso in tutta Italia assumendo nomi e connotazioni diversi. A Pistoia si mangia la pattona che è un dolce simile al castagnaccio ma con una consistenza più morbida. In Umbria c’è il ghirighio, una torta sottile con farina di castagne, pinoli e uvetta. La variante pugliese, invece, è piuttosto diversa da quella toscana perché al posto di uvetta, pinoli e rosmarino usa cacao, uova e zucchero.

Quale è la consistenza giusta?

La consistenza dell’impasto non deve essere grumosa, ma omogenea e liscia. Il dolce deve essere umido, morbido e scioglievole. Bisogna impastare e amalgamare bene tutti gli ingredienti in modo da avere un composto liscio e privo di grumi, altrimenti il risultato finale non sarà soddisfacente.

La presenza del rosmarino

Il rosmarino è uno degli ingredienti che rendono così buono e saporito questo dolce autunnale. Il suo aroma inconfondibile è dato proprio dalla presenza del rosmarino, come prevede l’antica ricetta contadina. Dimenticare questo ingrediente o peggio ometterlo sarebbe un errore imperdonabile. Nell’antichità il rosmarino si pensava avesse doti magiche e fosse un potente filtro d’amore. Leggende e superstizioni a parte, il rosmarino con il suo profumo intenso e forte dona quel tocco in più all’impasto.

Far raffreddare bene il castagnaccio prima di mangiarlo

Appena tolto dal forno, il castagnaccio emana un odore intenso, inebriante e irresistibile. Difficile non tagliare una fetta e assaggiarne un pezzetto. Come insegnano le nostre nonne, però, bisogna far riposare questo dolce per un’ora dopo averlo sfornato. Il tempo di riposo è necessario per migliorare la consistenza e il sapore. Addirittura se lo mangiate il giorno dopo è ancora più saporito!

Consigli di abbinamento vino e castagnaccio

Secondo i consigli del sommerlier, l’abbinamento ideale è con un vino dolce da dessert come il Vin Santo, ma in alternativa va bene anche il Passito di Pantelleria, il Moscato d’Asti o un liquore al caffè. Anche l’espresso napoletano va bene da bere in abbinamento. Se volete esaltare la dolcezza di questo dolce tipicamente autunnale potete servirlo agli ospiti con un cucchiaio di crema di marroni o di miele di castagno.

Castagnaccio ricetta
Castagnaccio ricetta- foodaddiction.it

Anche se il castagnaccio è un dolce e solitamente si mangia come dessert fine pasto, c’è chi lo gusta per l’aperitivo e ci abbina la ricotta o un tagliere di salumi e formaggi.

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